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Sardegna – Pane

Come per tante genti in altre parti del mondo il riso o il mais hanno rappresentato il fondamento della vita, così per i paesi mediterranei lo è stato il grano.

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La Sardegna è situata nel mezzo geografico (preistorico) e storico delle terre mediterranee e nella cucina sarda la lavorazione delle farine di grano è una tradizione millenaria. In epoca storica, prima con i Punici e poi con i Romani la coltivazione del grano nelle pianure era praticata in maniera estensiva. L’Isola quei tempi era considerata uno dei granai prima di Cartagine e poi di Roma. Da questa antica tradizione sono tante le varietà di pane che sono giunte fino ai nostri giorni, eccone alcune:799px-Tre_Su_pistoccu.jpg

il Pane carasau è un pane dalla forma di sottili dischi molto croccanti ottenuti attraverso una doppia cottura nel forno a legna; il Pane guttiau è una variante del pane carasau stesso: viene scaldato nel forno con olio e sale, oppure bagnato ed arrotolato);
il Pistoccu è prodotto principalmente in Ogliastra. Si prepara nella stessa maniera del carasau, ma è molto più spesso;
il Civràxiu (in logudorese Chivarzu) è una grande pagnotta caratteristica dei Campidani e della Sardegna meridionale in genere;

il Coccoi a pitzus è un tipo di pane decorato, un tempo prodotto per le grandi occasioni, oggi sempre presente;
il Modditzosu (da “modditzi” lentischio, comune nella macchia mediterranea che fornisce il legno profumato usato per la cottura) è di forma circolare e di grande morbidezza, prodotto anche con l’aggiunta di patate, principalmente nella zona di Dorgali ma diffuso su tutto il territorio regionale;
lo Zichi, tipico di Bonorva;
la Spianada, di forma circolare e morbida, caratteristica del nuorese, un tempo veniva preparata durante le panificazioni mensili del Pane carasau e consumata nei giorni successivi.

Sardegna – Paneultima modifica: 2013-06-03T15:09:32+02:00da violla08
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