Home » cucina tradizionale » Drink d’inverno: un Manhattan corretto

Drink d’inverno: un Manhattan corretto

01Speziato.
Corroborante. Dal gusto ricco e non  troppo secco. Il cocktail dei mesi
freddi è, per molta gente, il Manhattan. Magari, riveduto e corretto
per adattarlo meglio alla stagione o al proprio gusto, che è sovrano.
Diversamente da altri grandi classici, il Manhattan non è mai uscito
dal cono di luce, non è stato necessario ripescarlo dal dimenticatoio
grazie alla moda dei cocktail vintage o dal recupero degli speakeasy. Il
Manhattan è sempre stato lì, in tutte le carte di tutti i cocktail bar
sin dall’ormai lontana nascita. O poco più tardi. E’ un drink dal sapore
caldo e intenso, quasi una coccola. O almeno un massaggio sulle spalle.
Adattissimo quando si rientra da una giornata gelata, sembra fatto
apposta per il dopo sci. È maschile, ma capace di piacere anche alle
donne. Ed era, si racconta, il cocktail quotidiano di John Pierpont
Morgan. La leggenda dice che sia stato inventato da Iain Marshall per la
granfesta organizzata nel 1876 da Jennie Randolph (nientemeno che la
madre di Winston Churchill) a favore del candidato alle presidenziali
Samuel J. Tilden.  Nella sua versione base, è fatto di Bourbon (in
origine di rye, il whiskey di segale), vermouth rosso e Angostura.
Guarnizione, una ciliegina. La discussione è  su quale sia l’esatta
proporzione tra distillato e vermouth. Ovviamente, dipende dai gusti. Io
metto tre parti di bourbon, una di Martini rosso, e un paio di gocce
del pimento bitter di Dale Degroff, non semplicissimo da trovare  in
Italia. Ma, appunto, l’Angostura va benissimo ed è quanto prevede la
ricetta.  La  fama duratura del Manhattan ha prodotto innumerevoli
varianti: il consiglio è quello di sperimentare fino a quando trovate il
“vostro” Manhattan. Per esempio, a me piace molto sostituire il bourbon
con il cognac. Inoltrre, il Manhattan è un drink in cui la differenza
delle marche  di whiskey e vino usate ne cambia il gusto in maniera
vistosa. Io, ne propongo una versione «spicy», che tuttavia richiede un
minimo di preparazione: la speziatura del vermouth. Si scaldano un paio
di tazze dell’elisir piemontese fin quando sta per prendere il bollore. A
quel punto si aggiungono 2 stecche di cannella, qualche grano di pepe e
alcuni di pimento, due chiodi di garofano, un pizzico di sale. Si
spegne subito il fuoco, si copre e si lascia riposare il liquido per
qualche ora prima di filtrarlo. Assaggiando spesso per togliere le
spezie prima che il sapore diventi troppo forte. Poi, appunto, si fa un
normale Manhattan con il vermouth «speciale». Se piace, sulla
 superficie del liquido si può dare un grattugiata di noce moscata. Per
la ciliegia migliore, nessun dubbio: resta quella della Luxardo.

Drink d’inverno: un Manhattan correttoultima modifica: 2017-02-02T21:38:00+01:00da violla08
Reposta per primo quest’articolo
, , , , , , , ,